Come creare un buon legame tra badante e assistito?
La figura professionale della badante convivente è essenziale per la routine quotidiana dell’anziano assistito e per il suo benessere. Nel suo percorso di assistenza anziani, tale figura diventa anche un punto di riferimento importantissimo per la famiglia e per il personale sanitario. Parte del mansionario badanti richieste, infatti, prevede che si interfacci con i familiari in merito alle variazioni sullo stato di salute dell’assistito, sui suoi progressi, sugli eventuali peggioramenti, sulle terapie seguite e sugli aspetti psicosociali della sua vita. Riuscire a mantenere dei rapporti sereni e positivi, facendo in modo che si crei una speciale sintonia tra assistito e badante convivente, non è sempre facile, anche perché, passare molto tempo insieme, può sortire screzi dati dalla stanchezza e dalla naturale diversità caratteriale delle persone. Per ovviare a questi ostacoli, è bene mettere in gioco molta pazienza, tolleranza e diplomazia e aspettarsi altrettanto dalla badante convivente assunta.
Rapporti tra badante convivente ed assistito: i suggerimenti
Ecco una serie di dritte che, fin dal primo momento, quello conoscitivo, possono aiutare a ottenere un legame sereno e duraturo tra anziano assistito e badante convivente:
- Essere disponibili e rispettosi. L’assistente familiare deve sentirsi accolta e accettata per poter lavorare al pieno delle proprie potenzialità e con serenità. Ascoltare le sue richieste e provare ad andarle incontro, evitando atteggiamenti troppo rigidi (e, ovviamente, anche troppo permissivi), potrebbe aiutare a far partire il percorso con il piede giusto. Anche coinvolgere la famiglia e l’anziano nella conoscenza della cultura della badante convivente, con occasioni di convivialità (come per esempio l’assaggio di piatti della sua tradizione), potrebbe giovare alla crescita del legame;
- Essere chiari e stabilire insieme la quotidianità e le cose da fare. In un rapporto di lavoro, che tuttavia include anche un investimento emotivo e umano, sia da parte dell’anziano, che della badante convivente, è sempre opportuno parlare molto e, soprattutto all’inizio, descrivere con precisione abitudini e gusti dell’assistito e anche cose a lui sgradite. Definire anche tempi e routine potrebbe aiutare molto badante e assistito a trovare sintonia, e a evitare dissapori o insoddisfazioni;
- Obiettività nei giudizi ed elasticità. É possibile che nel rapporto tra badante e assistito, una delle parti, o entrambe, abbiano talvolta di che lamentarsi l’una dell’altra. La famiglia può intervenire, tentando il più possibile di non essere prevenuta, e cercando di osservare con una sana distanza la situazione, al fine di riportare armonia e positività.
Badante convivente: requisiti e qualità richieste
Nel contratto badante convivente sono indicati le mansioni e i compiti pratici, ma ci sono anche essenziali attitudini caratteriali che l’interessata deve avere affinché sia più facile per lei guadagnarsi la fiducia e la simpatia dell’anziano da assistere:
- Pazienza e disponibilità infinite. Per una badante h24 , avere a che fare con un anziano che magari è affetto da patologie quali l’Alzheimer o la demenza, non è facile, perché bisogna affrontare possibili comportamenti oppositivi, ripetizioni delle medesime frasi o parole, frequenti dimenticanze e repentini cambi di umore; tutte cose che potrebbero mettere a dura prova la pazienza e la buona disposizione;
- La badante convivente deve cercare di mettersi sempre nei panni dell’anziano cercando capire cosa prova, che difficoltà ha e cosa lo mette a disagio, al fine di trovare sempre la soluzione migliore per il suo benessere;
- Capacità di adattamento e flessibilità. Le famiglie degli assistiti hanno abitudini, orari e un loro equilibrio già esistenti, e l’arrivo della badante convivente in casa potrebbe momentaneamente destabilizzarli; la lavoratrice deve avere la capacità di inserirsi con agilità in questi equilibri, cercando di essere il meno possibile rigida, ma rendendosi anzi duttile, e soprattutto indispensabile alla crescita della qualità di vita dell’assistito.
Ricerca badante convivente: il ruolo dell’agenzia
Per trovare la badante convivente più adatta alle necessità degli anziani e delle loro famiglie, è consigliabile rivolgersi a un’agenzia badanti esperta nell’ambito dell’assistenza familiare. Essa, infatti, ha il compito di guidare le famiglie nel percorso di assunzione e fornire tutte le informazioni necessarie sul suo contratto e sulle specifiche contenute in esso, come la questione badante vitto e alloggio oppure la residenza della badante convivente.
Family Care: il prezioso legame tra anziano e badante convivente
Rivolgersi a Family Care è la scelta migliore per trovare la badante in regola adatta alle esigenze del caro anziano di famiglia; qui le assistenti familiari, infatti, sono selezionate, oltre che per le loro capacità pratiche, anche per le loro qualità emotive e caratteriali necessarie a creare quella sintonia giusta per costruire rapporti unici con le persone anziane e le loro famiglie. Rivolgiti a Family Care e scegli con il cuore la badante convivente più adatta a te!
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