I permessi da CCNL
Nel Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro sono previsti diversi tipi di permessi badante: alcuni vengono retribuiti al pari delle ore o delle giornate lavorative, altri non sono pagati ma danno il diritto di assentarsi dal luogo di lavoro.
La badante potrebbe aver bisogno, ad esempio, di un permesso per una visita medica, per studiare se sta frequentando un corso di formazione, oppure ancora, per una riunione se riveste una carica pubblica. Andiamo a vedere tutte le tipologie di permessi previsti dal contratto badante.
Permessi badante retribuiti: ecco i casi specifici
Molte domande possono sorgere riguardo a questo argomento: a quanti permessi ha diritto la badante? In quali casi la badante ha diritto ad un permesso retribuito? Una badante in regola, con valido contratto di assunzione, può fare richiesta di permesso retribuito al datore di lavoro per:
- Visite mediche, ricongiungimento familiare, o eventuale rinnovo del permesso di soggiorno. Le ore: 16 all’anno per permessi badante convivente full-time, 12 per badanti conviventi che fanno un part-time di massimo 30 ore e 12 sono anche le ore dedicate ai permessi badante non convivente che svolge fino a 30 ore di lavoro settimanali. Per coloro che lavorano meno di 30 ore settimanali, i permessi badante retribuiti andranno ricalibrati in base alle ore svolte;
- Maternità: la badante in dolce attesa deve astenersi dal lavoro nei due mesi che precedono il parto e nei 3 mesi che lo seguono. In caso di badante uomo, il padre del neonato/a, il lavoratore ha diritto, dopo la nascita, a 10 giorni di permesso retribuito, più 1 facoltativo;
- Lutto: 3 giorni lavorativi nel caso in cui capiti il decesso (che deve essere attestato con un certificato di morte) di un familiare convivente o di un parente fino al 2° grado;
- Attività di formazione professionale: l’articolo 20 del CCNL prevede 40 ore all’anno di permessi per formazione badante o corsi che contribuiscano a validare il rinnovo del permesso di soggiorno (dei quali andrà fornita documentazione);
- Permessi sindacali ed elettorali. Se la badante ricopre una carica direttiva in un sindacato ha diritto a 6 giorni lavorativi all’anno di permessi per svolgere le riunioni, le cui richieste devono essere corredate da attestati del sindacato e certificazioni. Nel caso in cui l’assistente familiare venga nominata scrutatrice, presidentessa o segretaria di un seggio elettorale, ha diritto a retribuzione piena nei giorni lavorativi in cui si assenta. Recupererà invece i giorni non lavorativi utilizzati per gli impegni descritti sopra, con giorni di riposo, oppure questi le verranno retribuiti per 1/26 in più del compenso mensile percepito;
- Donazione di sangue o midollo osseo: se l’assistente familiare è impegnata in queste nobili attività, dovrà essere normalmente retribuita nel giorno in cui si assenta. Il datore di lavoro potrà poi richiedere un rimborso INPS.
Vi sono anche due tipi di congedo badante retribuito: quello matrimoniale prevede 15 giorni, che possono essere goduti entro un anno dall’evento, mentre quello per donne vittime di violenze di genere prevede 3 mesi (che possono essere distribuiti nell’arco di 3 anni di tempo) in cui l’assistente familiare potrà essere inserita in specifici programmi di protezione; questo permesso andrà richiesto direttamente all’INPS e dovrà essere comunicato al datore di lavoro almeno una settimana prima.
Casi di permessi badante non retribuiti
Vi sono anche ipotesi di permessi non retribuiti per la badante. Ecco i casi principali:
- Permessi studio. Se l’assistente familiare ha bisogno di frequentare corsi scolastici per il conseguimento del diploma della scuola dell’obbligo, oppure per un corso professionale, ha diritto alle ore ma non alla normale retribuzione; verranno pagate solo le ore utilizzate per sostenere gli esami. In ogni caso, dovranno essere forniti al datore di lavoro specifici certificati in merito ai corsi svolti;
- Permessi generici. L’assistente domiciliare può usufruire di permessi badante non retribuiti anche per motivi non descritti sopra, a patto che essi siano concordati con la famiglia dell’assistito.
Consulenza permessi badante: zero problemi con Family Care
Affidarsi all’agenzia badanti Family Care per l’assistenza di un caro anziano o disabile è garanzia di serenità e serietà in merito a tutti i servizi forniti e per gli adempimenti burocratici nel percorso lavorativo di una badante in famiglia. Che si tratti di ferie badante, malattia o permessi, gli esperti dell’agenzia sono sempre pronti a fornire tutti i chiarimenti riguardo alle regole presenti nei contratti e a effettuare, in caso di bisogno, una valida sostituzione badante. Per tutti i dubbi sui permessi badante o per qualsiasi necessità di informazioni sull’assistenza familiare, contatta con fiducia la filiale di Family Care più vicina alla tua città!
Hai bisogno di maggiori informazioni?
Scegli l’agenzia più vicina e contattaci: saremo felici di aiutarti!
Condividi su: