Assistenza Alzheimer: i benefici dell’attività fisica per gli anziani

Assistenza Alzheimer: i benefici dell’attività fisica per gli anziani

Un recente studio realizzato dall’American Academy of Neurology ha dimostrato che svolgere regolarmente attività fisica porta benefici sul piano dell’umore e sulle capacità cognitive, non solo negli anziani sani, ma anche nelle persone che necessitano di assistenza Alzheimer. 

L’invecchiamento è un processo fisiologico attraverso il quale ogni persona subisce una serie di cambiamenti fisici e mentali in base all’avanzare dell’età. Durante l’invecchiamento, infatti, non solo il corpo ma anche il cervello e le funzioni cognitive vanno incontro a una perdita della loro efficienza rendendo la persona anziana più vulnerabile all’insorgenza di malattie croniche e neurodegenerative.

alzheimer anziani

Tra tutte le patologie che colpiscono gli anziani, la demenza rappresenta un problema rilevante con una incidenza che tende a raddoppiare ogni vent’anni. La forma più conosciuta è la malattia di Alzheimer che colpisce più del 50% delle persone con declino cognitivo. L’Alzheimer, compromettendo la memoria, interferisce con le normali attività della vita quotidiana degli anziani, rendendo necessaria per loro l’assistenza domiciliare.  

Per affrontare l’invecchiamento al meglio, prevenendo o rallentando gli effetti dell’Alzheimer, il primo passo è sicuramente quello di adottare uno stile di vita sano e attivo, mantenendo una corretta alimentazione, praticando attività fisica, coltivando interessi e hobby, specialmente quelli che consentono di intrattenere buone relazioni sociali.

L’attività motoria favorisce il benessere degli anziani con Alzheimer

Il movimento è da sempre espressione di vitalità e, anche negli anziani affetti da Alzheimer, da demenza o che presentano rigidità e rallentamento nella deambulazione, aiuta a migliorare lo stato generale di benessere:

Nello specifico, l’attività fisica:

  • rallenta la perdita dell’autonomia funzionale;
  • migliora l’umore;
  • previene la depressione;
  • favorisce il sonno;
  • riduce agitazione e disturbi comportamentali.

Chi si occupa di assistenza Alzheimer a domicilio, che si tratti di un familiare o di una badante qualificata, dovrebbe incentivare l’esercizio fisico il più possibile e avere la buona abitudine di accompagnare l’anziano a fare una passeggiata quotidiana, anche breve, all’aria aperta, in un parco o in zone poco trafficate, perché, anche il contatto con la natura, migliora l’umore riducendo ansia e aggressività.

Camminare permette all’anziano con Alzheimer di preservare più a lungo l’autonomia che, invece, il progredire della malattia riduce, rendendo necessarie assistenza e sorveglianza continuative a domicilio da parte di una badante, in tutte le attività quotidiane.

Passeggiare all’aria aperta, inoltre, apporta benefici alle abilità cognitive poiché stimola sensazioni e ricordi positivi, favorisce il dialogo e la condivisione migliorando, dunque, la qualità di vita dell’anziano.

L’attività fisica, per l’anziano bisognoso di assistenza Alzheimer, diventa così una vera e propria terapia non farmacologica, con effetti positivi sulla riduzione del rischio di sviluppare la malattia e sull’avanzamento della demenza, ma rappresenta una strategia utile anche per la badante che presta assistenza domiciliare quando si trova a dover fronteggiare situazioni in cui l’assistito è particolarmente inquieto o agitato.

Per questo, è importante che le badanti per malati di Alzheimer conoscano la storia, gli interessi e le abitudini dell’assistito in modo da poter individuare luoghi familiari e conosciuti, ma anche percorsi in cui sono presenti panchine per le soste e zone coperte e ombreggiate per ripararsi in caso di pioggia o durante le giornate assolate.

La badante come punto di riferimento nell’assistenza domiciliare per malati di Alzheimer

Assistere un anziano con patologie cognitive è spesso faticoso perché richiede attenzione e cura costanti, non solo nella routine quotidiana, ma soprattutto nel comprenderne i comportamenti e i bisogni.

La badante in questo gioca un ruolo essenziale perché permette all’anziano di rimanere nella casa dove ha sempre vissuto, tra i propri affetti e ricordi, aiutandolo così a ricostruire una storia che la malattia sembra cancellare.

Quando si sceglie una badante per assistenza Alzheimer a domicilio è importante che sia preparata e competente, in grado di conoscere e interpretare la malattia, oltre che di relazionarsi, comunicare e sostenere la persona con cui interagisce.

Entrare in relazione con l’anziano, sostenerlo senza sostituirsi a lui per mantenere le capacità residue, stimolarlo a mantenere uno stile di vita sano e attivo il più a lungo possibile, coinvolgerlo in passeggiate o svolgere insieme piccoli e divertenti esercizi fisici sono tutte attività di grande utilità ma che richiedono alla badante doti quali pazienza, attenzione, ascolto ed empatia. Mettendo in pratica questi comportamenti, l’assistente familiare può diventare un punto di riferimento per l’anziano e la sua famiglia.

Per questo Family Care, agenzia specializzata nel settore dell’assistenza a domicilio, si impegna ogni giorno a selezionare accuratamente tutte le assistenti familiari, valutandone esperienze pregresse e attitudini, offre loro informazioni e approfondimenti su patologie legate all’invecchiamento come l’Alzheimer, promuove la formazione, garantisce un continuo sostegno alle badanti al fine di assicurare loro gli strumenti e le conoscenze necessarie per lavorare al meglio.

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