Gestire la sindrome del tramonto negli anziani: i consigli per la badante

Come affrontare il sundowning nell’anziano con l’assistenza a domicilio

La sindrome del tramonto negli anziani rappresenta una delle sfide più complesse e delicate per chi si occupa di assistenza domiciliare. Questo fenomeno, che si manifesta nelle ore tardo-pomeridiane e serali soprattutto negli anziani con Alzheimer, può generare profondo disorientamento sia nella persona assistita sia nel caregiver. Comprendere le dinamiche di questa condizione e adottare strategie mirate è fondamentale per creare un ambiente sereno e sicuro, migliorando la qualità della vita di tutti.

sindrome del tramonto negli anziani

Che cos’è la sindrome del tramonto e come si manifesta?

Per sindrome del tramonto negli anziani s’intende un insieme di sintomi neuropsichiatrici che compaiono o si intensificano con l’arrivo della sera. Secondo uno studio pubblicato nel 2023 su Journal of Alzheimer’s Disease che ha coinvolto 184 pazienti con demenza, la sindrome del tramonto si manifesta nel 21,2% dei casi, principalmente attraverso agitazione (56,4%), irritabilità (53,8%) e ansia (46,2%) (Fonte: https://journals.sagepub.com/doi/abs/10.3233/JAD-230094).
Segnali della sindrome del tramonto negli anziani con Alzheimer sono anche improvvisa confusione, aggressività, sbalzi d’umore, picchi di energia e allucinazioni. Questi mutamenti comportamentali non sono capricci, ma la conseguenza di una complessa interazione di fattori legati alla patologia.

Quali sono le cause della sindrome del tramonto?

 Tra le cause principali della patologia conosciuta come sindrome del tramonto rientrano:

  • Alterazioni del ritmo circadiano: il morbo di Alzheimer può compromettere l’orologio biologico interno, confondendo il ciclo sonno-veglia e originando i disturbi del sonno;
  • Affaticamento di fine giornata: la stanchezza accumulata durante il giorno può ridurre la capacità dell’anziano di gestire lo stress e le emozioni;
  • Cambiamenti di luce: il passaggio dalla luce al buio può causare smarrimento, aumentare le ombre e alterare la percezione visiva, generando paura, ansia e la sensazione di trovarsi in un luogo estraneo;
  • Sovraccarico sensoriale: un ambiente troppo rumoroso o affollato durante il giorno può portare a un crollo emotivo nelle ore serali.

Trattamento sindrome del tramonto Alzheimer: consigli per la badante

Il report Alzheimer’s Drug Development Pipeline 2025 evidenzia un incremento del 9% rispetto al 2024 nel numero di farmaci in via di sviluppo per contrastare gli effetti della patologia, attestando a 138 le nuove molecole in valutazione all’interno di 182 sperimentazioni cliniche (Fonte: https://www.univadis.it/viewarticle/nuove-sperimentazioni-nuovi-target-nuove-speranze-lalzheimer-2025a1000hzp). Si tratta, di certo, di una notizia positiva per la ricerca, tuttavia, prima di pensare a un approccio farmacologico, è importante non sottovalutare gli efficaci interventi comportamentali e ambientali, che la badante per Alzheimer può mettere in pratica quotidianamente. Ecco alcuni consigli pratici:

  • Stabilire una routine quotidiana, mantenendo orari fissi per i pasti, il riposo e le attività. Questo aiuta a dare una struttura alla giornata, riducendo incertezza e confusione;
  • Limitare gli stimoli eccessivi. Nel pomeriggio evitare ambienti affollati, rumori forti come televisione a volume alto o visite di troppe persone contemporaneamente, preferendo attività tranquille;
  • Gestire l’illuminazione. Con l’avvicinarsi della sera, è fondamentale accendere le luci in casa per ridurre le ombre e la sensazione di oscurità che può spaventare. Durante il giorno, invece, è consigliabile favorire l’esposizione alla luce naturale;
  • Introdurre attività rilassanti come una passeggiata leggera nel primo pomeriggio, l’ascolto di musica dolce, un massaggio alle mani o l’aromaterapia che possono aiutare ad abbassare l’accumulo di tensione;
  • Adottare un approccio calmo e rassicurante. Durante le crisi, è essenziale parlare con un tono di voce basso e calmo ed evitare di discutere o contrariare l’anziano. Si consiglia, piuttosto, di validare le sue emozioni e cercare di distrarlo con un’attività piacevole;
  • Controllare l’alimentazione dell’anziano limitando il consumo di caffeina e zuccheri, specialmente nel pomeriggio, per evitare picchi di energia che possono trasformarsi in agitazione.

Come gestire la sindrome del tramonto? Il ruolo di Family Care

Affrontare la sindrome del tramonto Alzheimer negli anziani è un compito impegnativo ma non impossibile, soprattutto con il supporto di una valida agenzia badanti. Una solida conoscenza del fenomeno, unita alla professionalità di una badante per Alzheimer e a un piano di assistenza domiciliare ben strutturato, permette di gestire i momenti critici con maggiore serenità. Ecco perché l’obiettivo di Family Care è selezionare badanti in grado di offrire non solo cura e competenze, ma anche comprensione e sicurezza, garantendo il benessere degli anziani con Alzheimer e delle loro famiglie. Con Family Care, l’assistenza Alzheimer per la sindrome del tramonto negli anziani sarà un percorso senza ostacoli. Per chiedere maggiori informazioni e fissare un colloquio personalizzato, contatta la filiale più vicina a te!

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