Welfare aziendale e assistenza per anziani
In cosa consiste il welfare aziendale?
Trovare una definizione generale di welfare aziendale non è semplice, tant’è che nell’ordinamento non ne esiste una univoca.
In generale però, il welfare aziendale è uno strumento che le aziende possono utilizzare al fine di riconoscere bonus e servizi ai lavoratori dipendenti volti a incrementare il benessere del lavoratore e della sua famiglia attraverso modalità “alternative” alla retribuzione che possono consistere sia in somme rimborsate, sia nella fornitura diretta di servizi, o in un mix delle due soluzioni.
Il welfare aziendale è l’insieme delle prestazioni non monetarie a sostegno del dipendente e rappresenta un numero infinito di servizi che oggi le imprese possono offrire di cui l’assistenza sanitaria integrativa, la previdenza complementare, il sostegno economico alle famiglie e all’istruzione sono solo qualche esempio.
Una serie di benefit, dunque che per il lavoratore rappresentano un pacchetto di possibilità da affiancare alla classica retribuzione e che implicano per tutti i soggetti coinvolti un’ottimizzazione del vantaggio fiscale secondo la normativa vigente.
Sempre più spesso le aziende percepiscono la cura del benessere dei propri collaboratori come un fattore determinante per un business sano e in crescita in quanto favorisce la conciliazione lavoro-vita privata dei dipendenti, il miglioramento del clima sul posto di lavoro, la diminuzione di turnover e assenteismo.
Ecco perché si sente parlare sempre più spesso di welfare aziendale, e tra i benefit più offerti e apprezzati si trovano servizi alle famiglie come gli asili nido, ma anche abbonamenti ai trasporti o addirittura viaggi. Nelle aree di intervento, infatti, si possono trovare sport e benessere, tempo libero, cultura e formazione.
Secondo i dati del Ministero del Lavoro, gli accordi che prevedono forme di welfare aziendale a giugno 2017 erano il 28,7% arrivando al 57,2% a febbraio 2021. Malgrado la crisi dovuta alla pandemia i contratti che prevedono il welfare aziendale hanno perciò continuato a crescere e tutt’oggi sono sempre di più le aziende che lo utilizzano.
WELFARE AZIENDALE OGGI: 3 IMPRESE SU 10 PUNTANO SU ASSISTENZA AD ANZIANI
Secondo uno studio Domina realizzato in collaborazione con Fondazione Moressa, in oltre il 50% delle imprese attive durante l’emergenza Covid tra i servizi offerti dalle aziende comincia a rientrare anche la gestione della non autosufficienza che sicuramente aiuta il lavoro di cura delle famiglie.
SERVIZI PER UNA POPOLAZIONE CHE INVECCHIA
La popolazione italiana continua ad invecchiare, e i trend demografici prevedono che nel 2040 le persone con almeno 80 anni saranno oltre 6 milioni circa il 10% della popolazione totale. L’aumento dell’età media inevitabilmente comporta un aumento del bisogno di assistenza e sempre più famiglie hanno necessità di rivolgersi alle agenzie specializzate in servizi domiciliari privati per la cura del proprio familiare accollandosi così i costi dell’assistenza in termini economici e di tempo.
Le aziende, pertanto, che decidono di offrire benefit legati alla conciliazione e alla cura sono inevitabilmente un numero in forte crescita.
Già oggi secondo Confindustria le aziende che erogano assistenza a familiari anziani/non autosufficienti sono quasi il 3%, mentre quelle che riescono a dare servizi di educazione sono il 6%. Questo tipo di benefit non può rientrare nel Ccnl del lavoro domestico ma, come viene evidenziato dall’indagine, può essere una misura indiretta per migliorare la gestione del lavoro di cura o di assistenza delle famiglie italiane.
I VANTAGGI DEL WELFARE AZIENDALE SUL TERRITORIO
Il welfare aziendale ha ricadute positive sia sui datori di lavoro, che possono dedurne il costo, sia sui lavoratori, in quanto il premio tradotto in servizi non costituisce reddito e può essere esteso ai familiari del lavoratore.
I servizi forniti inoltre possono essere selezionati tra aziende locali, portando un beneficio concreto a queste realtà territoriali.
PROSPETTIVE FUTURE: L’INTEGRAZIONE TRA WELFARE AZIENDALE, WELFARE TERRITORIALE, WELFARE PUBBLICO E WELFARE PRIVATO
L’integrazione tra welfare aziendale e welfare territoriale è uno degli elementi necessari di sviluppo del welfare aziendale nel prossimo futuro.
Contribuire a migliorare la qualità della vita permette di attrarre talenti e produce risultati importanti anche in termini di profitto permettendo di ridurre le diseguaglianze e ponendo l’attenzione per il territorio come una responsabilità sociale d’impresa.
Non da meno essenziale è l’integrazione tra welfare privato e pubblico che crea sinergie solide e attente ad offrire vere risposte ai bisogni anche emergenti della popolazione.
Il privato può fare molto per il pubblico, ma anche il pubblico dovrà fare molto per il privato, in un’ottica di rete a favore di benessere .
FAMILY CARE: VANTAGGI DI RIVOLGERSI AD UN’AGENZIA
Family Care nata nel 2014 con l’obiettivo di offrire alle famiglie, e in particolare ad anziani un servizio di assistenza familiare personalizzato, sicuro e idoneo alle sfide che oggi devono affrontare le famiglie da sempre crede nella necessità di realizzare reti di collaborazioni tra il sistema pubblico e privato e ha un’attenzione particolare per il territorio.
Basti pensare a quanto Family Care ha investito nella città di Varese dove ha promosso progetti di riqualificazione come il “Parco dei Nonni”, il progetto “Taxi del Cuore” per gli anziani e ora l’“Apedicola”.
Family Care, che ad oggi conta 19 agenzie presenti nel territorio italiano, è in continua espansione perché da sempre è un‘azienda fatta di persone per le persone.
Servizi offerti:
Ogni agenzia seleziona e assume con regolare contratto di somministrazione (D.Lgs. 276/2003) assistenti familiari preparati per l’assistenza familiare a domicilio, e per altri servizi utili alle famiglie che si affidano alla nostra esperienza.
Family Care è formata da un Team di professionisti con esperienza nel campo assistenziale e lavora a fianco delle famiglie e dell’assistente familiare.
Family Care gestisce tutti i passaggi e tutti gli aspetti legati alla scelta e all’assunzione dell’assistente domiciliare, curando tutte le fasi operative, tra cui:
- incontri con la famiglia per la definizione di un piano assistenziale «su misura»;
- scelta e assunzione dell’assistente domiciliare più adatto ai vostri bisogni;
- gestione di tutta la documentazione di avviamento al lavoro e relative pratiche;
- gestione e sostituzione temporanea durante i periodi di ferie o malattie prolungati della badante;
- monitoraggio del benessere psico-fisico dell’assistito e della soddisfazione nel servizio.
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