Terza ondata Covid: come proteggere gli anziani

Terza ondata Covid: come proteggere gli anziani

Nei mesi di gennaio-febbraio-marzo 2021 la pandemia in Italia è riesplosa con grande violenza dando origine a quella che oramai è denominata terza ondata Covid, caratterizzata da varianti molto insidiose e molto contagiose.

In contemporanea alla terza ondata Covid, in Italia come negli altri Paesi Europei, è iniziata la campagna vaccinale che ha cercato di mettere in sicurezza in primis gli operatori sanitari e i luoghi comunitari come le residenze per anziani duramente colpite durante le precedenti epidemie.

Vaccinazione anziani terza dose

La vaccinazione per gli anziani a domicilio soprattutto se non ultraottantenni è ancora in fase di attuazione per cui è necessario che chi convive con l’anziano, sia la badante sia i familiari, presti massima attenzione alla sua tutela e sicurezza seguendo scrupolosamente le regole di contenimento del virus.

TUTELARE GLI ANZIANI È FONDAMENTALE

Gli anziani, soprattutto se fragili e con patologie stando ai dati del Ministero della Salute, sono ancora le persone che una volta contratto il virus rischiano conseguenze particolarmente serie. L’età media dei pazienti deceduti e positivi a SARS-CoV-2 (dati dell’ISS) è di circa 80 anni: ecco perché è necessario che chi si prende cura di persone di oltre 65 anni segua maggiori misure precauzionali.

COME COMPORTARSI SE SI CONVIVE O CI SI PRENDE CURA DI UNA PERSONA ANZIANA IN QUESTO PERIODO?

Tutte le persone che convivono e si relazionano con l’anziano, siano essi familiari, nipoti o badanti, è indispensabile che seguano delle regole precise per limitare al massimo il rischio di trasmissione del virus.

Oltre le regole che oramai appartengono alla quotidianità di ognuno come l’uso della mascherina, il distanziamento e la disinfezione delle mani è bene ricordare inoltre che chi si relaziona con un anziano deve:

  • evitare di toccarsi occhi, naso e bocca senza essersi prima lavati accuratamente le mani;
  • disinfettare spesso le proprie mani e quelle della persona assistita;
  • indossare la mascherina chirurgica quando ci si avvicina all’anziano;
  • non abbracciare o baciare l’anziano;
  • non sedersi vicino sul divano o a tavola;
  • non usare gli stessi asciugamani in bagno;
  • tovaglioli e strofinacci in cucina;
  • possibilmente usare bagni diversi;
  • non dormire nella stessa stanza;
  • pulire regolarmente gli ambienti;
  • igienizzare gli indumenti;
  • aerare ripetutamente le stanze.

Queste, seppur non sempre di facile attuazione, sono buone precauzioni da rispettare per tutelare i nostri cari.

MANTENERE LE ROUTINE

Mantenere routine quotidiane basate su attività semplici e sequenziali, sicuramente è rassicurante per l’anziano e per le persone che convivono con lui. Tra le principali azioni rientrano:

  • adottare uno stile di vita sano ponendo attenzione all’alimentazione e all’idratazione;
  • diversificare le attività da proporre alternando attività fisiche e mentali quando possibile;
  • rispettare gli orari dei pasti;
  • mantenere costante l’orario del sonno evitando lunghi riposi diurni;
  • prediligere attività che suscitino interesse nella persona anziana;
  • mantenere le interazioni sociali anche attraverso telefonate e videochiamate;
  • prestare attenzione ai sintomi e alle variazioni del tono dell’umore: non sottovalutare l’insorgenza di sintomi depressivi;
  • usare in modo appropriato i farmaci, l’aderenza alle terapie in corso, evitare auto-sospensioni e auto-medicazione attenendosi ai protocolli di cura prescritti dal medico curante.

L’ISS per aiutare le famiglie e le badanti ha realizzato e pubblicato l’opuscolo Guida pratica per chi si prende cura degli anziani, disponibile in più lingue e rivolto a fornire consigli utili e pratici soprattutto alle badanti.

L’ALTRA FACCIA DELL’EPIDEMIA: LA SOLITUDINE DEGLI ANZIANI  

Se gli anziani sono le persone più vulnerabili al Covid-19, è anche vero che l’isolamento è un fattore di rischio importante che può portare alla nascita o all’aumento di sintomi e patologie come ansia e depressione.

Essere costretti in casa, spesso lontani dagli affetti di figli e nipoti, senza poter incontrare gli amici può esporre gli anziani a un generale declino cognitivo e la mancanza di movimento può avere conseguenze sul sistema cardiovascolare, sul sistema nervoso autonomo e sull’attività respiratoria.

L’isolamento può alterare il sonno, causando alterazioni della memoria e della capacità di concentrazione del controllo emotivo, favorendo l’irritabilità.

Le tecnologie, dagli smartphone ai social media, in questo periodo possono essere di grande aiuto. Tablet e smartphone possono aiutare a superare la solitudine, grazie a videochiamate e chat. Per questo, sarebbe importante favorire negli anziani non solo l’acquisto di tablet o smartphone ma soprattutto affiancare loro persone in grado di insegnarne il corretto utilizzo.

Sono molti, infatti, gli ambulatori che in questo momento per le visite non Covid si sono organizzati attivando visite virtuali o la telemedicina attraverso colloqui tra medico e paziente in video telefonata su computer, smartphone o tablet.

IL RUOLO DELLE BADANTI PER GLI ANZIANI AL TEMPO DI CORONAVIRUS

Durante l’epidemia la figura della badante è diventata per gli anziani essenziale, un vero e proprio punto di riferimento in grado non solo di assistere l’anziano ma di mitigare un senso di vuoto e di impotenza sia nei familiari che negli anziani.

Le assistenti familiari in questo periodo hanno assunto il ruolo di ponte assicurando un collegamento costante tra le famiglie e i propri cari anche attraverso la tecnologia

Le assistenti familiari che lavorano a domicilio divengono garanti della salute e del benessere dell’anziano assistito a domicilio ricevendo dalle famiglie una fiducia e un riconoscimento che spesso è stato negato loro.

Ecco perché oggi dopo un anno dall’arrivo dell’epidemia e con la vaccinazione in corso è necessario e doveroso mettere in sicurezza non solo gli anziani ma tutte le persone che ogni giorno li assistono come le badanti che devono poter svolgere al meglio e in totale sicurezza il proprio lavoro. Un lavoro che riveste sempre di più un ruolo fondamentale nella rete dei servizi alla persona pubblici e privati e che quest’anno ha visto un trend in continua crescita.

Family Care agenzia specializzata del settore in grado di erogare servizi efficienti e qualificati con personale preparato e regolarmente assunto sostiene la necessità di tutelare la figura dell’assistente familiare e di far emergere il suo ruolo fondamentale nella cura dei più fragili.

Family Care con le sue filiali presenti nel territorio italiano dall’inizio della pandemia non si è mai fermata offrendo ogni giorno garanzie di tutela e affidabilità alle numerose famiglie, anziani e lavoratori che in questo periodo si sono rivolte ad essa offrendo consulenze e servizi di ascolto, accompagnamento e assistenza personalizzati.

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