Come migliorare la sicurezza dei lavoratori domestici?
La sicurezza domestica delle badanti e dei lavoratori domestici è spesso sottovalutata. La casa è il luogo in cui da sempre ci si sente più tranquilli e protetti però lavorare e restare a casa non è sempre sinonimo di sicurezza purtroppo.
Gli infortuni e gli incidenti che avvengono tra le mura domestiche rappresentano una delle principali cause di morbilità e mortalità in ogni fascia d’età e interessano soprattutto le persone che si occupano di lavoro domestico come casalinghe, colf e badanti e più in generale le persone anziane.

Qual è la situazione della sicurezza domestica dei lavoratori domestici in Italia?
In Italia, secondo un’indagine ISTAT, gli incidenti domestici sono la causa di oltre un milione e mezzo di accessi al Pronto soccorso: di questi circa 130mila persone vengono ricoverate, mentre 7mila non sopravvivono. Gli infortuni a domicilio hanno perciò un peso rilevante sul sistema sociale e sanitario del paese e li pongono come un vero e proprio problema nazionale.
La tipologia di incidenti domestici che portano spesso ad accedere al Pronto soccorso sono:
- le cadute (40%);
- le ferite da taglio o punta (15%);
- gli urti o schiacciamenti (12%).
Cosa si intende per incidente domestico?
L’Istat ha dato una precisa definizione di incidente domestico, al fine di riuscire a classificare i casi segnalati dagli ospedali e dai Pronto soccorso sul territorio.
Secondo l’Istituto di Statistica, un evento viene definito incidente domestico quando:
- la persona riporta lesioni che compromettono temporaneamente o definitivamente le sue condizioni di salute;
- l’evento è accidentale e indipendente dalla volontà propria o di altri;
- si verifica in casa o nelle pertinenze, quindi in giardino, in garage, sul terrazzo o sul balcone e così via.
Gli incidenti domestici più frequenti sono:
- cadute: le cadute accidentali avvengono per lo più da scale durante le faccende domestiche;
- ferite: nel 42% dei casi si tratta di ferite da taglio mentre si usano coltelli o altri oggetti come bicchieri e bottiglie, lattine e scatole metalliche o pezzi di vetro;
- ustioni: causate principalmente da pentole, ferri da stiro, forno o fornelli, acqua e vapore, olio o altri liquidi bollenti;
- avvelenamenti e intossicazioni alimentari o da sostanze tossiche con le quali si viene a contatto accidentalmente (detersivi, disinfettanti, etc).
Quali sono gli ambienti di casa più pericolosi?
In cima alla lista nera degli ambienti di casa più pericolosi c’è la cucina, dove avviene il 36% degli incidenti domestici. In cucina avvengono soprattutto ferite da taglio e ustioni.
Altri luoghi domestici dove avvengono più di frequente incidenti sono:
- camera da letto (14%);
- soggiorno (12%);
- scale (8%);
- bagno (8%), specialmente a causa di superfici bagnate;
- pertinenze esterne della casa come giardino, cortile, ecc. (6%).
Sicurezza delle badanti: IL PROGETTO “CASA SI CURA“
Chi riveste il ruolo di badante ha un rischio ancora maggiore di poter incorrere in un infortunio a domicilio. La badante infatti, nella maggior parte dei casi, non si occupa solo della cura dell’anziano ma anche dell’abitazione e di tutto ciò che riguarda l’assistito come la preparazione dei pasti, lavaggio e stiratura indumenti, ecc.
Per questo motivo l’Inail ha pubblicato un manuale “Casa Si Cura – Istruzioni ad uso dei collaboratori familiari” disponibile sul sito che desidera offrire consigli e porre attenzione alla sicurezza di colf e badanti sensibilizzando anche le famiglie presso cui le assistenti familiari lavorano.
Il manuale è suddiviso in diverse sezioni che affrontano i principali pericoli dell’attività di colf o assistente familiare, tra cui:
- i rischi per la salute e sicurezza legati all’ambiente di lavoro (corrente elettrica, gas, oggetti taglienti, scale…);
- i rischi legati all’attività specifica svolta (movimentazione degli anziani o malati, uso di prodotti chimici, rischi di infezioni…).
Tra i rischi menzionati vi è anche il rischio da stress da lavoro correlato che va a colpire l’aspetto emotivo del lavoratore a domicilio.
Il manuale disponibile in quattro lingue si rivolge in particolare alle badanti straniere che spesso sono più esposte a situazioni professionali pericolose non solo perché impegnate in un lavoro faticoso ma soprattutto perché caratterizzate da condizioni di lavoro irregolare e prive di formazione e conoscenze adeguate proprio sui comportamenti da adottare per lavorare in sicurezza.
Il ruolo di Family Care
Family care ha a cuore la sicurezza delle assistenti familiari che svolgono servizio a domicilio. Tutte le badanti Family Care sono assunte regolarmente e hanno diritto all’assistenza sanitaria pubblica riservata a tutti i lavoratori.
Family Care in sede di ingresso in famiglia informa e mette a conoscenza le assistenti familiari sui rischi del lavoro a domicilio e interviene in caso di infortunio anche con la sostituzione del lavoratore.
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