La professione della badante

La professione della badante

Nella persona anziana, la possibilità di scegliere il proprio luogo di cura è essenziale poiché incide sul suo benessere psico- fisico, sull’accettazione del cambiamento e sull’adattamento che la condizione di anziano, in particolare quando non è più autosufficiente, comporta. 

Scegliere il tipo di assistenza da offrire al proprio familiare è fondamentale per garantire all’anziano una buona qualità di vita ma è estremamente complicato per la famiglia. 
La professione della badante
Rimanere nella propria abitazione, luogo nel quale ha trascorso probabilmente gran parte della propria vita, circondato dai familiari, rappresenta per l’anziano sicuramente la scelta migliore almeno fino a quando la struttura non diventa una scelta obbligata, a causa dell’aggravarsi di patologie o condizioni sociali. 
La “domiciliarità” riferita alla cura degli anziani rappresenta perciò l’attuazione di misure, azioni e servizi che gli consentono non solo di rimanere a casa propria ma di “vivere” nel miglior modo possibile il proprio ambiente di vita costituito sia dalla propria abitazione, sia dall’ambiente che lo circonda, dal territorio legato alla sua storia, alla sua memoria, al paesaggio, alle abitudini e immagini.
 
LA BADANTE A DOMICILIO: UN AIUTO E UNA PRESENZA COSTANTE PER IL BENESSERE DELL’ANZIANO
Tra i servizi essenziali per garantire la domiciliarità all’anziano spicca la figura della badante che per un numero sempre più grande di famiglie è un lavoro davvero indispensabile, anche se ancora considerato marginale quando si parla di normative sul lavoro, pensioni e riconoscimenti professionali. 
La figura della badante si è affermata nel nostro Paese dimostrandosi da subito flessibilesostenibile economicamente e soddisfacente per aiutare le famiglie che spesso sono state lasciate sole nella cura dei propri cari. 
 
Il modello italiano di assistenza, infatti, non riuscendo a soddisfare i sempre più eterogenei e in continua crescita bisogni delle famiglie e anziani ha fatto emergere la figura dell’assistente familiare che negli anni ha subito una vera e propria evoluzione portandola ad oggi, complice anche l’emergenza sanitaria, ad essere considerata sempre più indispensabile non solo per le famiglie ma per il sistema di assistenza socio-sanitario
Le badanti, pur rientrando nella più generale categoria dei lavoratori domestici, rappresentano degli operatori della cura a tutti gli effetti che prestano un’attività lavorativa continuativa per le necessità della vita familiare e che per questo deve essere regolamentata e valorizzata

La maggior parte delle assistenti familiari (più del 70%) opera a domicilio con persone anziane fragili, con malattie croniche o cognitive. Considerando il numero di anziani presenti nel nostro Paese ben si comprende come il settore domestico sia tra i più consistenti e in continua crescita. 
Le famiglie si avvalgono dell’aiuto e del sostegno delle badanti affidando loro la cura anche totale dei propri cari. La badante, infatti, nella stragrande maggioranza dei casi non presta solo la sua attività presso l’abitazione della persona da assistere ma convive con lui e lo segue nell’arco della giornata in tutte le attività che non riesce a compiere da solo occupandosi non solo dei suoi bisogni fisici ma soprattutto relazionali, emotivi e sociali.
 
COMPITI DI UNA BADANTE 
Tra i principali compiti di una badante ci sono: 
  • Cura della persona e della casa
Assicurare benessere alla persona che si assiste è l’obiettivo principale del lavoro svolto da un assistente familiare. Il benessere non è legato però solo all’aspetto fisico ma anche all’ambiente in cui la persona vive. 
L’assistente familiare presta inoltre attenzione ad esigenze specifiche come l’alimentazione per una persona affetta da diabete, controlli regolari della pressione per persone soggette ad improvvisi picchi pressori, cambi costanti se la persona è allettata o incontinente.
  • Supervisione della terapia farmacologica
Nell’assistenza ad una persona non autosufficiente l’attenzione della badante è rivolta anche all’aspetto “sanitario” della persona come la vigilanza sulla terapia farmacologica. 
La badante deve assicurarsi che la terapia farmacologica prescritta dal medico (la tipologia, il dosaggio, l’orario e la modalità di assunzione) venga regolarmente presa dalla persona assistita. 
  • Gestione delle emergenze
L’assistente familiare in caso di situazione di bisogno ha il dovere di allertare tempestivamente i familiari, il medico o i soccorsi.  Ecco perché è importante che la badante abbia a disposizione tutti i riferimenti della persona assistita e del familiare di riferimento al fine di dare indicazioni chiare e precise per raggiungere la persona da soccorrere. Conoscere anche in modo generico le principali patologie dell’anziano e sapere come relazionarsi con anziani affetti da patologie neurocognitive le permettono di osservare e condividere con i familiari informazioni significative sull’anziano e di divenire una risorsa non solo per le famiglie ma per il sistema socio-sanitario a domicilio.
  • Ascolto e relazione
Il lavoro di cura si esprime nell’incontro tra due persone e si basa sulla relazione che le persone riescono a creare.
Pertanto, la relazione tra anziano e assistente familiare si basa sulla comunicazione non solo fatta di parole ma di gesti che possiedono un valore e un messaggio in grado di trasmettere fiducia e accoglienza. La capacità della badante di ascoltare, comprendere, osservare e comunicare con l’anziano le consente di rassicurare, ridurre ansia e agitazione.
  • Mantenimento dell’aspetto sociale
Tenere compagnia, accompagnare l’anziano a fare una passeggiata, a far visita a parenti e  amici o all’appuntamento dal medico sono tutte attività che rientrano nella promozione di benessere che viene richiesta all’assistente familiare. 
Prendersi cura di un anziano non autosufficiente infatti non significa solo accudire, sorvegliare, dare assistenza ma condividere momenti di vita, che gli permettono di trovare nuove risorse per comunicare, per sentirsi ancora attivo. 
Essere assistente familiare significa divenire un punto di riferimento, uno stimolo, una sicurezza e soprattutto una figura familiare. 
“L’assistente familiare non entra solo in una casa, entra in una lunga storia” e ciò che la caratterizza è la capacità di creare relazioni basate sulla fiducia e sul rispetto dell’anziano per alleviarne la solitudine e garantirne la sicurezza attraverso un legame continuativo.
 
ORARIO DI LAVORO DI UNA BADANTE
Gli orari di lavoro di una badante variano a seconda delle esigenze dell’assistito, vi sono contratti ad ore o in convivenza. In questo caso vengono offerti vitto e alloggio. L’orario di lavoro come i diritti e doveri del lavoratore è comunque regolamentato a livello normativo dal Contratto di categoria.
 
FAMILY CARE: LA QUALITÀ NELL’ ASSISTENZA FAMILIARE
Family Care Agenzia specializzata nell’assistenza a domicilio sa che la famiglia quando sceglie di far assistere la persona cara da un estraneo compie un atto di fiducia, e per questo necessita di garanzie, sostegno e accompagnamento. 
Per questo le badanti Family Care sono:
  • selezionate attraverso colloqui individuali,
  • con esperienze pregresse verificate,
  • caratterizzate da una forte motivazione e predisposizione al lavoro di cura,
  • aggiornate e formate sui bisogni e principali patologie degli anziani,
  • in grado di comprendere e parlare l’italiano,
  • scelte in base ai bisogni e alle caratteristiche dell’anziano e della famiglia,
  • regolarmente assunte dall’Agenzia.
Family Care si impegna ogni giorno ad affiancare e sostenere le famiglia nella scelta dell’assistente familiare adeguato, a garantire personale preparato e regolare, a realizzare un piano di lavoro personalizzato e a monitorare tutto il servizio per garantire un dialogo tra le parti e l’efficienza di servizi di benessere.
 
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