Colf e Badanti: come gestire l’emergenza Coronavirus

Colf, Badanti e Covid-19

Per fare fronte ai bisogni di assistenza di un anziano o disabile, in Italia le famiglie ricorrono sempre più spesso all’aiuto di un’assistente familiare.

Le badanti nel nostro Paese sono più di 1 milione e nella maggior parte dei casi donne e lavoratrici in convivenza, ossia “vivono” e condividono l’abitazione con l’anziano di cui si prendono cura.

In piena emergenza Coronavirus il decreto ministeriale che impone ai cittadini di non spostarsi ed uscire, se non in casi di effettiva necessità, crea non pochi dubbi sulla gestione del rapporto di lavoro con la badante. Molti familiari, essendo a casa dal lavoro, decidono di occuparsi personalmente dei propri genitori anziani, mentre altri, non potendo spostarsi, preferiscono lasciare i propri cari con le assistenti familiari conviventi.

anziani covid

Le famiglie si trovano così a confrontarsi e consultare informazioni su come gestire il rapporto di lavoro con la badante che improvvisamente cambia. 

Tante sono le domande che le famiglie si pongono tra cui:

Cosa fare se in questo periodo si preferisce rinunciare alla badante? Come fare invece per gestire le ore di riposo e la giornata libera dell’assistente familiare che vive con l’anziano: è autorizzata ad uscire? Al contrario, come comportarsi se è il lavoratore che non vuole venire a lavorare?

Proviamo a fare luce su alcuni temi fondamentali inerenti il lavoro di cura ai tempi del Coronavirus nel rispetto di un regolare contratto di lavoro.

La famiglia può sospendere il servizio di assistenza?

Quando la famiglia chiede all’assistente familiare di non prestare servizio, le assenze devono essere considerate permessi retribuiti. Se il lavoratore ha maturato le ferie, la famiglia può mettere la badante in ferie retribuite per un numero di giorni non superiore alla metà di quelli a disposizione ma se il lavoratore non le avesse ancora maturate, la famiglia può anticiparle. Naturalmente questo prevede un accordo tra le parti in quanto il periodo di ferie previsto dal CCNL è solo da giugno a settembre.

La famiglia può anche decidere di lasciare a casa la badante continuando a pagare, laddove possibile, la retribuzione mensile.

La badante può scegliere di non prestare servizio?

Quando è l’assistente familiare a decidere di non recarsi al lavoro, lei stessa può chiedere alla famiglia di essere messa in ferie se ha giorni a disposizione o, in caso contrario, chiedere permessi non retribuiti

In questo caso la famiglia non può esimersi dal concederle.

L’orario di lavoro può essere modificato?

Tra la famiglia e la badante possono essere concordate delle modifiche all’orario o alle giornate lavorative che vengono ridotte al fine di limitare il più possibile gli spostamenti.

Come comportarsi con le badanti in convivenza?

Le assistenti familiari che convivono con le persone anziane o non autosufficienti a cui prestano assistenza sia durante le ore di effettivo lavoro, sia durante la giornata libera, devono attenersi alle regole del Governo limitando gli spostamenti ed uscendo di casa solo per necessità primarie come la spesa o i farmaci. È necessario che le badanti utilizzino tutte le precauzioni imposte come mascherine, distanza di sicurezza munendosi di autocertificazione che attesti il motivo dell’uscita e le generalità del datore di lavoro per non incorrere in sanzioni in caso di controlli.

Naturalmente la famiglia non può obbligare la badante a non uscire, poiché nessuno può limitare la libertà dell’altro. In caso di disaccordo, per non mettere in pericolo l’anziano, è meglio sospendere il rapporto di lavoro anche solo temporaneamente fino alla fine dell’emergenza.

In questo caso il datore di lavoro è tenuto comunque a pagare la retribuzione al lavoratore.

Cosa fare se non è possibile trovare un accordo tra le parti?

Quando trovare un accordo tra le parti appare impossibile, si può ricorrere al licenziamento o il collaboratore domestico può decidere di dimettersi. In questo caso, se le parti sono d’accordo, è possibile andare in deroga rispetto ai giorni di preavviso reciproci.

Contributi previdenziali

Il Governo ha deciso di venire in aiuto alle famiglie che devono sostenere i costi delle assistenti familiari, con la sospensione dei versamenti di contributi previdenziali ed assistenziali. La scadenza è attualmente fissata al 10 giugno 2020 ed il pagamento può essere rateizzato.

Family Care sostiene le famiglie nell’emergenza

Le Agenzie Family Care anche in questo periodo di emergenza sono a disposizione e restano operative per sostenere e aiutare le famiglie che necessitano di ulteriori informazioni nella gestione del rapporto di lavoro con l’assistente familiare e nei comportamenti in sicurezza da utilizzare.

Puoi contattarci attraverso i nostri recapiti telefonici o via e-mail per qualsiasi dubbio o situazione e cercheremo di rispondere alle tue domande trovando la soluzione più giusta per la tua famiglia.

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