Anziani e tecnologia: una cura alla solitudine

La tecnologia si pone al servizio delle persone

Nella maggior parte dei Paesi occidentali la solitudine degli anziani è un tema su cui si sta sempre più ponendo attenzione e a cui si cerca di trovare una soluzione.

In un periodo di emergenza sanitaria come quello attuale, in cui l’isolamento sociale rappresenta un dovere a tutela di se stessi e degli altri, la solitudine degli anziani si aggrava.
Anziani e tecnologia una cura alla solitudine

Le misure di distanziamento sociale hanno fortemente penalizzato gli anziani, considerati come la categoria maggiormente a rischio, confinandoli tra le mura di casa o nelle strutture ricettive dedicate: isolare un anziano, però, significa sia proteggerlo in questo momento sia renderlo ancora più fragile e privo di una rete di sostegno a cui fare affidamento.

La solitudine ha conseguenze importanti sulla salute degli anziani, che diventano apatici e malinconici e sono portati a soffrire più facilmente di disturbi del sonno, di pressione alta e depressione che si aggiungono ed amplificano le molte patologie croniche specifiche dell’invecchiamento tra cui la demenza senile e l’Alzheimer.
 
Tecnologia come risposta alla solitudine dell’anziano 
In questo scenario si diffonde sempre più l’idea che la tecnologia possa aiutare l’anziano a reintegrarsi nel tessuto sociale e a superare l’isolamento, diventando uno strumento indispensabile non solo fra gli anziani autosufficienti ma anche tra coloro che sono assistiti a domicilio o nelle strutture residenziali. 
 
La tecnologia e i Senior italiani 
Da molti anni in Italia, come nella maggior parte dei Paesi, il numero di anziani che utilizza la tecnologia è in costante aumento. 
Secondo gli ultimi dati ISTAT l’80% della popolazione over 60 ha usato internet almeno una volta nella vita, fino ad affermare che il 13% dei senior utilizza internet con regolarità.
Questi dati però rappresentano per lo più gli anziani “moderni”, ancora attivi ed impegnati nella comunità che accedono ai social network per consultare le notizie, il meteo o fanno un uso abituale di applicazioni di chat e messaggistica istantanea. Attraverso i social gli anziani di oggi ritrovano vecchi amici e trovano informazioni importanti per semplificare la vita di tutti i giorni.
Oggi però l’emergenza sanitaria che ha colpito il nostro Paese ha evidenziato come la tecnologia sia utile e quasi indispensabile anche per gli anziani assistiti a domicilio o nelle case di cura, rappresentando una vera e propria “finestra” sul mondo e un nuovo ma importante sistema di comunicazione e connessione con i propri familiari o il sistema sanitario.
Nella tecnologia indipendenza, connessione e salute sono i fili di una matassa che si intrecciano continuamente e permettono di:
 
  • diminuire ansie e paure provocate dalla solitudine;
  • mettere in contatto famiglie, nipoti e amici;
  • offrire spunti e idee per affrontare un tempo che non passa mai;
  • trovare aiuto e informazioni per fare fronte alle necessità della vita quotidiana;
  • utilizzare i dispositivi di allarme, di geolocalizzazione, le notifiche per i farmaci;
  • accedere ad applicazioni, video per allenare la mente o fare qualche esercizio fisico;
  • imparare cose nuove e riscoprire interessi;
  • prenotare una visita medica o dei farmaci.
 
La tecnologia non solo ha messo in collegamento le persone ma ha creato vere e proprie comunità virtuali dove ritrovare o scoprire volti, sorrisi e parole di conforto.
Tutto ciò riporta però all’altro grande tema su cui ci si confronta ossia l’accessibilità e la formazione digitale degli anziani.
 
Come è possibile aiutare gli anziani ad avvicinarsi al mondo digitale? 
Apprendere come funziona il mondo digitale e imparare ad utilizzare anche un semplice smartphone permette all’anziano di svolgere attività mentale, di allenare la concentrazione e di favorire uno scambio intergenerazionale per invecchiare in modo sano e attivo.
Per fare questo è necessario promuovere un nuovo tipo di assistenza digitale agli anziani in grado di risvegliare l’interesse e di farne comprendere le potenzialità. 

Per aiutare gli anziani ad approcciare questo nuovo mondo si consiglia di:

  • mostrare come la tecnologia può favorire la comunicazione e la connessione tra le persone;
  • utilizzare un linguaggio semplice e chiaro;
  • spiegare la tecnologia attraverso esempi pratici;
  • utilizzare strumenti (smartphone) con software semplici e adatti alle loro esigenze (tasti più grandi);
  • mettere in guardia gli anziani sui rischi legati alla rete senza però spaventarli.
Negli ultimi tempi moltissime associazioni o enti del terzo settore hanno dato avvio a un gran numero di corsi di alfabetizzazione digitale per anziani ma affinché la tecnologia possa davvero raggiungere tutti, è la famiglia stessa e chi si prende cura di loro che riveste un ruolo chiave.
La tecnologia per essere utilizzata dagli anziani, in particolare i più fragili, non può essere solo uno strumento offerto ma necessita di facilitatori della comunicazione, ovvero di persone che sostengono e accompagnano la persona anziana nell’utilizzo in modo da renderla a poco a poco autonomi.
Ecco allora che proprio oggi molti nipoti, volontari, operatori sanitari e tantissime assistenti familiari a domicilio hanno assolto a questo ruolo. Le badanti isolate con gli anziani presso le abitazioni hanno offerto ai nostri anziani la possibilità di videochiamare i propri cari, di accedere a informazioni locali e territoriali di consultare medici e servizi sanitari colmando distanze e mantenendo relazioni.  
La tecnologia per anziani è un settore di cui si riconosce la necessità oggi ancor più di ieri ed è tra quelli con più potenzialità di sviluppo e con un mercato sempre più in crescita perché, se Internet è considerato uno dei più potenti strumenti di inclusione intergenerazionale, probabilmente sono proprio gli anziani che hanno maggior diritto di beneficiarne ma per fare questo le soluzioni tecnologiche da sole non bastano.
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