Come regolarizzare una badante straniera?

Mettere in regola la badante straniera

Attualmente, in Italia, regolarizzare una badante per garantire un rapporto di lavoro legalmente corretto e sereno per entrambe le parti richiede attenzione a specifici adempimenti burocratici che variano soprattutto in base alla nazionalità della lavoratrice. Analizzando i dati forniti dall’Osservatorio Domina, infatti, ci si rende presto conto che il 77 % del lavoro domestico nell’ambito dell’assistenza familiare è svolto da stranieri. Tra le badanti, il 73,6% proviene dall’Europa dell’Est e le nazionalità più rappresentate sono Romania, Ucraina e Moldavia (Fonte: https://www.osservatoriolavorodomestico.it/la-presenza-dei-lavoratori-domestici-stranieri-in-italia). La scelta di una badante straniera è spesso motivata dalla maggiore esperienza acquisita nel settore dell’assistenza domiciliare; tuttavia, anche se si ha molta fretta di trovare una soluzione per i propri cari anziani, è fondamentale non trascurare alcun particolare e attenersi sempre alle normative vigenti in materia contrattuale.

come regolarizzare una badante straniera

Badante in regola: europea o extraeuropea

Una badante con cittadinanza europea gode del diritto alla libera circolazione all’interno dell’Unione Europea, semplificando notevolmente le procedure di assunzione. Per queste lavoratrici, sarà sufficiente:

  • Verificare il possesso di un documento d’identità valido;
  • Richiedere il codice fiscale italiano presso l’Agenzia delle Entrate;
  • Ottenere la Carta dei Servizi (tessera sanitaria).

Si segue questo iter anche per le badanti provenienti da nazioni equiparate come Svizzera, Islanda, Liechtenstein e Norvegia.
Diversamente, per una badante con cittadinanza extraeuropea vengono richieste procedure addizionali. Innanzitutto, la lavoratrice deve essere in possesso di un permesso di soggiorno valido che le consenta di svolgere un’attività lavorativa. In presenza di tale documento è necessario che:

  • Il datore di lavoro invii all’INPS la Comunicazione Obbligatoria che documenta l’assunzione, eventuali modifiche o la cessazione del rapporto lavorativo;
  • Una copia di tale documentazione venga successivamente presentata in Questura, quando la badante richiederà il rinnovo del permesso di soggiorno.

La questione diventa più complessa quando si tratta di una badante senza permesso di soggiorno. In questo caso, è fondamentale considerare il Decreto Flussi, pubblicato annualmente, che stabilisce l’avvio della procedura da parte del datore di lavoro con una richiesta online nominativa di permesso di soggiorno badante, presso lo Sportello Unico per l’immigrazione. L’approvazione di tale domanda si traduce nel rilascio del nulla osta al datore e nel conseguente ottenimento del visto d’ingresso per la lavoratrice.
La formalizzazione del rapporto lavorativo, inoltre, segue precise tempistiche e adempimenti:

  • Entro 8 giorni dall’ingresso in territorio italiano, la badante è tenuta a sottoscrivere sia il contratto di lavoro che la richiesta formale di permesso di soggiorno;
  • Il datore di lavoro deve produrre adeguata documentazione attestante la propria capacità reddituale;
  • È necessario presentare la ricevuta della richiesta di idoneità alloggiativa, certificazione indispensabile per garantire standard abitativi adeguati;

Regolarizzare una badante con contratto e assicurazioni sociali

Il passo successivo per avere una badante in regola è la stipula di un contratto di lavoro adeguato. Questo documento non rappresenta solo un obbligo legale, ma anche una tutela reciproca in cui si stabiliscono principalmente:

  • Le mansioni della badante nel dettaglio;
  • Il livello d’inquadramento;
  • Gli orari di lavoro giornalieri e settimanali;
  • Il compenso e le modalità di pagamento;
  • La durata del periodo di prova;
  • I giorni di riposo e le ferie retribuite;
  • Le condizioni di vitto e alloggio (per le badanti conviventi);
  • Le tutele contro il licenziamento ingiustificato.

Contestualmente alla formalizzazione del contratto, è obbligatorio completare l’assunzione badante registrandola all’INPS, almeno 24 ore prima dell’inizio dell’attività lavorativa. Questa procedura assicura alla collaboratrice le necessarie coperture previdenziali e assicurative, tutelando entrambe le parti. È essenziale anche regolarizzare la residenza badante per le assistenti familiari conviventi, effettuando l’iscrizione all’anagrafe comunale che consentirà l’accesso ai servizi sanitari locali e ad altri diritti fondamentali.

Rivolgersi a Family Care per regolarizzare la badante

Le complessità burocratiche legate alla regolarizzazione della badante, costituiscono spesso ansia e apprensione per molte famiglie, che risolvono la difficoltà rivolgendosi a un’agenzia specializzata in assistenza familiare. Affidarsi a Family Care, realtà specializzata da sempre nel settore dell’assistenza domiciliare, non solo semplifica l’intero iter, ma rappresenta anche una garanzia di conformità alle normative, evitando errori che potrebbero comportare sanzioni o difficoltà future. Family Care segue con correttezza e professionalità ogni passaggio burocratico per regolarizzare la badante, costruendo tra le parti un rapporto di lavoro trasparente, rispettoso e fondato sulla fiducia reciproca.

Family Care: accanto a te in tutto il percorso

Family Care, l’agenzia badanti che si occupa da sempre di assistenza familiare, rimane al tuo fianco dall’assunzione badante, al delicato percorso che porta all’eventuale licenziamento. La scala dei valori di Family Care mette al primo posto la sensibilità delle persone, quindi, affidarsi ai suoi esperti in caso di licenziamento badante è la scelta più opportuna, se si desidera concludere il rapporto di lavoro in serenità. Ti senti in difficoltà con il licenziamento badante e le relative attività burocratiche da svolgere? Rivolgiti alla filiale di Family Care più vicina a te!

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