Burnout caregiver: come gestire lo stress della badante?

Riconoscere e prevenire i sintomi da burnout nella badante

Nel percorso lavorativo di una badante, il rischio di raggiungere il burnout caregiver, è una realtà concreta e da non sottovalutare. Questa professione, specialmente quando si dedica all’assistenza domiciliare per anziani, è tra le più gratificanti umanamente, ma anche tra le più impegnative e stressanti. L’articolo che segue si propone di esplorare le cause, i sintomi e le strategie per gestire efficacemente lo stress della badante

burnout caregiver e stress badante

Il ruolo della badante e il rischio di burnout da caregiver

Il termine burnout, letteralmente “bruciato” o “esaurito”, descrive una condizione di profondo impoverimento fisico, emotivo e mentale. Nel contesto dell’assistenza domiciliare, il burnout del caregiver colpisce chi si dedica alla cura di un assistito, spesso in situazioni di fragilità e dipendenza. Per comprendere meglio, é opportuno innanzitutto precisare di cosa si occupa quotidianamente un’assistente familiare, fornendo una  definizione di badante più specifica possibile, e sottolineando, ancora una volta, l’importante differenza tra colf e badante. Una colf si concentra principalmente sulle mansioni domestiche, mentre il ruolo della badante è focalizzato sulla cura della persona e sulle esigenze peculiari degli assistiti prevalentemente anziani, ma anche malati, disabili e soggetti non autosufficienti. Le mansioni badante comprendono:

  • L’assistenza nell’igiene;
  • Il supporto nel movimento;
  • L’assistenza nell’assunzione di farmaci;
  • Il supporto emotivo e la compagnia.

Per questo, il ruolo della badante è fondamentale per garantire la qualità di vita e il benessere dell’assistito, soprattutto se necessita di cure continue e personalizzate. Tuttavia, l’impegno costante e la responsabilità che derivano da questo ruolo possono portare all’esaurimento delle energie sia fisiche che psicologiche, chiamato appunto burnout caregiver.

Sintomi del burnout caregiver nella badante anziani

È fondamentale riconoscere i sintomi del burnout del caregiver per affrontarlo tempestivamente, considerando che lo stress che conduce ad esso è multifattoriale. Spesso, la badante, concentrata sul benessere dell’assistito, tende a trascurare i propri bisogni e segnali di stress. È importante prestare attenzione a sintomi come:

  • Esaurimento emotivo, che si manifesta con la sensazione di svuotamento, stanchezza di dare e di empatizzare, difficoltà a provare gioia o interesse per le attività quotidiane;
  • Esaurimento fisico, che si mostra con stanchezza cronica e affaticamento che non migliora con il riposo, insonnia, diminuzione delle difese immunitarie e disturbi quali mal di testa, disordini gastrointestinali, palpitazioni e stati d’ansia;
  • Ridotta realizzazione personale. Sensazione di non farcela, percezione di inutilità e disperazione riguardo al proprio ruolo di caregiver, reazioni sproporzionate rispetto alla gravità dei problemi, tensione emotiva, sensazione di rabbia e tendenza all’isolamento sociale.

Gestire il burnout caregiver e valorizzare le competenze della badante in famiglia

Superare il burnout da caregiver richiede proattività e capacità di attuare strategie efficaci, sia da parte della badante che della famiglia. Di sicuro, riconoscere e valorizzare le competenze della badante è essenziale per prevenire il burnout caregiver. Offrire supporto emotivo e riconoscimento professionale contribuisce a migliorare la qualità della vita delle badanti e, di conseguenza, anche quella degli assistiti. È necessario, inoltre, che la badante riconosca il proprio bisogno di aiuto e non esiti a chiedere supporto. Ecco alcuni consigli per l’assistente familiare:

  • Dedicare tempo a sé stessa ritagliandosi momenti personali per il relax e il recupero delle energie;
  • Stimolare l’autonomia dell’assistito, compatibilmente con le sue capacità, per alleggerire il proprio carico di lavoro, oltre che per favorire l’autonomia dell’anziano;
  • Condividere la propria esperienza con altre badanti o caregiver che vivono situazioni simili, per sentirsi compresi, ricevere consigli pratici e rompere l’isolamento;
  • In caso di badante convivente, chiedere aiuto alla famiglia per ottenere una migliore ed equa distribuzione del carico di lavoro, magari facendo intervenire la badante sostituta per più ore rispetto al solito;
  • Nei casi di forte stress emotivo, chiedere supporto psicologico a un professionista.

Family Care e l’attenzione per il burnout caregiver

L’agenzia badanti Family Care si impegna a garantire il benessere delle proprie lavoratrici, offrendo loro supporto e formazione continua per prevenire il burnout caregiver. L’agenzia dedica particolare attenzione alla salute emotiva e fisica del proprio personale, creando un ambiente di lavoro che promuove equilibrio e serenità. In questo modo, le badanti possono svolgere il loro ruolo con la giusta energia e dedizione.                                                                                            

Hai bisogno di maggiori informazioni?
Scegli l’agenzia più vicina e contattaci: saremo felici di aiutarti!

Condividi su: